Svizzera: Jungfraujoch

Agosto 2004

Interlaken - Jungfraujoch - Zernez e PN Svizzero

Una breve vacanza che permette di scoprire alcuni degli angoli più affascinanti della vicina Svizzera. Verdi vallate, montagne imponenti, eterni ghiacciai, e come contorno le piacevoli e ben curate località svizzere, un senso di pace e di tranquillità anche nei luoghi più frequentati, l'ordine e l'efficienza dei servizi.
Alla scoperta di uno dei più grandi ghiacciai europei, raggiungibile con un comodo percorso in treno.

E ancora sentieri che permettono piacevoli passeggiate, fino ad arrivare in uno dei primi parchi nazionali d'Europa, il Parco Svizzero, nato per salvaguardare la preziosa fauna di montagna.

 

 

data di partenza: 3 agosto 2004
durata: 3 notti

Galleria di foto (vedi in slideshow)

Svizzera


 

PROGRAMMA DI VIAGGIO

Interlaken

    

Non siete degli alpinisti o scalatori ma vi piacerebbe osservare da vicino ghiacciai incontaminati, profondi crepacci, e sfiorare vette superiori a 4000 metri con una mano?
In Svizzera c’è una località che permette di raggiungere un immenso ghiacciaio a quota 3500 metri, semplicemente standosene seduti.... su un treno!
Sto parlando di Jungfraubahn, la ferrovia più alta d’Europa, nella regione Jungfrau. Si raggiunge da Milano in circa 3 ore di strada, entrando in Svizzera da Como-Chiasso.
Il viaggio è di per se fantastico: terminato il tunnel del San Gottardo, si affronta la salita per il SustenPass, 2262 metri, dove si possono osservare incantevoli vallate verdi, fino ad arrivare sotto maestose colate di ghiaccio con neve eterna.
Capoluogo della regione è Interlaken, una piacevole cittadina a 500 metri sul livello del mare, con una grande capacità ricettiva.
Da qui, ogni ora circa, partono i treni che permettono in poco più di 2 ore di raggiungere cime innevate anche a ferragosto. Si tratta di un percorso circolare, che permette di osservare praticamente tutta la vallata, passando località famose soprattutto per gli sport invernali, come Wengen e Grindelwald. Per raggiungere la famosa ferrovia, che parte da circa 2200 in località Kleine Scheidegg, è necessario cambiare 2 treni, tutti chiaramente indicati.

    
L’ultima tratta sale così da 2200 a 3454 in poco meno di un’ora. Sembra di essere a bordo di un aereo in prima classe, con sedili comodissimi e un monitor che spiega il percorso e la sua costruzione, che risale al 1890.
L’ultimo tratto si percorrere interamente in galleria, per cui il percorso è agibile anche in inverno.
Durante questa tratta il treno effettua due soste: la prima permette di osservare tutto il fondovalle, la seconda, fantastica, si tratta di una finestra scavata a picco sulla parete dell’Eiger (una delle vette d’Europa più difficili da scalare), e offre un’incredibile vista sul sottostante ghiacciaio, con muri di neve perenne alti fino a 30 metri. Una cosa indescrivibile (forse rende meglio la foto sotto).
Si arriva così a quota 3454, e qui gli Svizzeri si sono superati: praticamente all’interno della montagna è stata costruita la stazione del treno; da qui vari percorsi e ascensori sempre all’interno, portano alle varie “attrazioni” del Jungfraujoch:
- Plateu: si esce all’esterno della stazione, la temperatura è sempre vicina allo zero in estate. Purtroppo il tempo non era dei migliori, e così, ecco una tormenta di neve il 5 agosto. Incredibile vedere i giapponesi non attrezzati, camminare sulla neve,
- Ritornati all’interno, si entra nel palazzo del ghiaccio: un lungo corridoio interamente di ghiaccio (sia pareti che pavimento e soffitto – vedi foto), porta all’interno della montagna, dove sono state costruite statue di ghiaccio a grandezza naturale.
- Attraversata la zona dei bar e dei ristoranti (attrezzati anche con bastoncini e spuntini per gli incauti giapponesi), sempre costruiti all’interno della montagna, si raggiunge il ghiacciaio vero e proprio, dove si possono svolgere alcune attività atipiche.

   


Il paesaggio è spettacolare, a volte si cammina tra pareti di ghiaccio alte metri e metri, oppure tra creste innevate che si sono staccate dalle cime.
- l’ultima cosa da fare è raggiungere il punto più panoramico della montagna: utilizzando un ascensore che sale più di 100 metri in pochi secondi, si raggiunge il punto di osservazione più alto, a 3571 metri. Qui sembra davvero di volare e di sfiorare le
Finalmente si aprono anche le nuvole, e un pallido sole ci riscalda un poco, e permette di ammirare questo spettacolo indimenticabile (purtroppo, sarà l'altitudine, le batterie della mia digitale si sono scaricate e non ho potuto fare foto da qui, perciò dovrò tornarci...).
Purtroppo anche i prezzi per salire fino a qui sono da “giapponesi”: il costo di andata e ritorno del treno è pazzesco: 120 euro a persona, anche se poi, vedendo l’organizzazione, il percorso e quello che hanno costruito, si capisce il perchè sia talmente caro.


Comunque analizzando minuziosamente gli hotels della regione, si possono trovare interessanti offerte: ad esempio noi abbiamo pernottato presso l’hotel Blume di Interlaken, utilizzando lo speciale Jungfraujoch Package: una notte per due persone con colazione + biglietto del treno a circa 240 euro, praticamente, considerato il costo del biglietto di 120 a testa, abbiano pernottato gratuitamente.
Se volete vedere il panorama da 3500 in tempo reale, cliccate sulla web-cam di Jungfraujoch da questo sito:
www.swisspanorama.com
Certo, i veri alpinisti leggendo questa opi resteranno sconcertati perchè diranno che la montagna và conquistata: lo penso anch’io, ma direi che in questo caso si può fare un’eccezione.
Ecco alcuni siti utili per chi volesse organizzare una vacanza in questa regione:
http://www.jungfraubahn.ch (sito della stazione a 3500 metri)
http://fahrplan.sbb.ch/bin/query.exe/en (orari dei treni)
http://www.interlakentourism.ch/ (sito di Interlaken con gli hotels)
http://www.hotel-blume.ch/ (hotel Blume)
Quindi tenete le dita incrociate e sperate nel bel tempo, perchè la buona riuscita di questa gita dipende essenzialmente da quello.
E mi raccomando, non fate come i Giapponesi...COPRITEVI!!!

 

Zernez e il Parco Nazionale Svizzero

    

Attraversiamo la Svizzera in direzione est, fino ad arrivare in un paesino sperduto dell'Engadina: Zernez. Il centro non è gran cosa, ma è la porta d'ingresso del Parco Nazionale Svizzero, nato a salvaguardia della preziosa fauna caratteristica delle montagne. Una statale attraversa tutto il parco, e lasciando l'auto in uno dei tanti parcheggi, si possono intraprendere passeggiate adatte a tutti i livelli e lunghezze.
I sentieri e i panorami sono simili a quelli che si possono incontrare in tutte le località montane, ma la caratteristica del luogo è la totale assenza di costruzioni dell'uomo, come impianti sciistici, paesi, case. Inoltre alcuni sentieri sono didattici, e di tanto in tanto, da alcuni cartelli che si trovano lungo il sentiero, si possono apprendere notizie sulla flora e sulla fauna. In teoria, dovrebbe essere facile incontrare cervi, stambecchi, acquile reali, gipeti, ma noi ne abbiamo visti solo un paio in auto sulla strada. Più facile invece avvistare le marmotte.
Attraversando il traforo che collega la Svizzera con l'Italia, si raggiunge Livigno, piacevole cittadina per acquistare a buon mercato, e farsi un pieno di carburante a prezzo economico.